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PALAZZO CECCONI-MIGLIORATI

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Il palazzo è distante un passo da palazzo Martini, è al presente degli eredi dei Cecconi, a cui l’edificio passò prima del 1815[1]; non molti anni addietro apparteneva alla nobil famiglia dei Migliorati[2], che ne rimasero a lungo proprietari e ai quali si devono alcune trasformazioni del palazzo, di origine medievale, tra il 1625 e il 1630.[3] Abitarono questo grande palazzo i discendenti di Andrea di Giovambattista di Migliorato[4], stato gonfaloniere nel 1645 (come è anche attestato dallo stemma di famiglia – che spicca sulla facciata - con la croce di malta: i discendenti di Andrea furono cavalieri di Santo Stefano). [5]  â€‹

Le notizie sulle altre famiglie sono scarne quando non nebulose: per quanto riguarda la Famiglia Carradori il Fiumi rimanda alla Famiglia Delle Carra, ma lascia aperto il dubbio che in realtà non siano la stessa.[8] Purtropo anche sulla Famiglia Caponi e Pulidori non è stato possibile trovare informazioni.

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L’edificio, costruito in età comunale in bozze d’alberese finemente lavorate, fu trasformato nel XVI-XVII secolo e fu completamente destinato ad abitazione magnatizia. Fu coperto di intonaco e le arcate per i fondaci, che ivi esistevano al piano terreno, furono chiuse e ridotte a finestre inginocchiate con timpano triangolare[9]. Oltre un numero grande di belle e comode stanze vi è ancora un giardinetto[10].

 

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Interessante nota di costume per comprendere meglio quanto le famiglie benestanti pratesi fossero interessate a tenere in una cerchia ristretta i propri patrimoni, si legge che un Novellucci portò all’altare nel 1618 Lisabetta (figlia ndr) di Alessandro Geppi e Francesca Migliorati.[6] Dopo il passaggio di proprietà dai Migliorati ai Cecconi, passò successivamente alla Famiglia Carradori nel 1860, ai Caponi e ai Pulidori. [7]

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Centauro, 2007

Centauro, 2007

note:

[1] C. Cerretelli, Prato e la sua Provincia, Giunti Editore, 2003 (p 124)

[2] R. Fantappiè, Il bel Prato, I, Ritratto di Prato Ritratto di Prato Città d'Arte, con la Guida delle Memorie Storiche di Luigi Fontanelli (1855), Cassa dei Risparmi e Depositi di Prato, Prato 1983 (p 147)

[3] C. Cerretelli, Prato e la sua Provincia, Giunti Editore, 2003 (p 124)

[4] Ibid. p. 148 Si trovano riferimenti ai “tanti uomini lodevoli dell’antichissima famiglia Migliorati”. Sempre riguardo alle vicende e agli uomini illustri della famiglia si trovano notizie in

  • F. Baldanzi, Famiglie illustri pratesi. Scritto per il calendario pratese del 1849 (VI, pp 68-85)

  • Ciughi, Vite BRP ms 69

  • Giuseppe Maria Casotti, Spogli di famiglie pratesi BRP ms 105 c 183 sgg

  • E.Fiumi, Demografia movimento urbanistico e classi sociali in Prato dall'età comunale ai tempi moderni, Leo S. Olschki editore, 1968,  (pp 429-432) in cui si legge Alla metà del 700 i discendenti di Lapo (Migliorati ndr) dimorava nel popolo di San Vincenzo, in Via dei Calessi, (l’odierna Via Carraia) a confine con Via Valdigora, i discendenti di Andrea (Migliorati ndr) (ASP 534 XXIX) abitavano il grande palazzo in via santa Trinita in angolo con Via San Jacopo, come è anche attestato dallo stemma di famiglia con la croce di malta ( i discendenti di Andrea sono cavalieri di Santo Stefano) che spicca sulla facciata.

[5] R. Fantappiè, Il bel Prato, I, Ritratto di Prato Ritratto di Prato Città d'Arte, con la Guida delle Memorie Storiche di Luigi Fontanelli (1855), Cassa dei Risparmi e Depositi di Prato, Prato 1983 (p 149)

[6] http://www.crprato.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=136&Itemid=191 (08/05/2016)

[7] C. Cerretelli, Prato e la sua Provincia, Giunti Editore, 2003 (p 124)

[8] E.Fiumi, Demografia movimento urbanistico e classi sociali in Prato dall'età comunale ai tempi moderni, Leo S. Olschki editore, 1968, p 340

[9] ibid

[10] R. Fantappiè, Il bel Prato, I, Ritratto di Prato Ritratto di Prato Città d'Arte, con la Guida delle Memorie Storiche di Luigi Fontanelli (1855), Cassa dei Risparmi e Depositi di Prato, Prato 1983 (p 147)

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BIBLIOGRAFIA:

1. C.Cerretelli, Prato e la sua provincia, Edizioni Giunti, Agenzia per il turismo di Prato, 2003 (p124)

2 .R. Fantappiè, Il bel Prato. Ritratto di Prato, città d'arte con la guida delle memorie storiche di Luigi Fontanelli (1855), vol. 1, Cassa di Risparmi e Depositi di Prato, 1983 (pp.147-149)

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Centauro, 2007

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