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PALAZZO FRANCESCHINI

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Sull'area doveva sorgere un edificio che dava dimora alla famiglia Guiliccioni, a cui si attribuisce la costruzione intorno al 1500. Viene registrato il passaggio di proprietà prima alla famiglia Miniati, poi a quella degli Zeti. Infine l'acquisto della famiglia Franceschini ne segna anche la ristrutturazione nel 1844 che conforma la morfologia dell'edificio come palazzo vero e proprio, ancora oggi apprezzabile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si attribuisce la prima proprietà e ristrutturazione a Francesco Franceschini, figura nota nella scena pratese di quel tempo, fra le altre cose, per la composizione di sonetti. Alcune fonti riportano che il 1 aprile 1883 (due anni dopo la morte di Francesco) viene inaugurata all'interno del palazzo, una fabbrica di lavorazione delle trecce e dei cappelli di paglia.

In epoca recente è stato noto ai contemporanei per aver ospitato la sede della Banca Toscana, ma attualmente l'immobile risulta in vendita e privo di attività al suo interno.

BIBLIOGRAFIA:

1. E.Fiumi, Demografia movimento urbanistico e classi sociali in Prato dall'età comunale ai tempi moderni, Leo S. Olschki editore, 1968.

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SITOGRAFIA:

1. http://www.crprato.it/
2. http://www3.provincia.prato.it/ 
3. http://storiastrade.comune.prato.it/

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