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PALAZZO MARTINI

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Anticamente si rintracciano nell'area dove oggi troviamo il Palazzo, le case delle famiglie degli Scrigni e dei Bizzocchi. La costruzione del Palazzo viene datata intorno al 1818, su progetto dell'architetto Giuseppe Valentini. Nello stesso anno la famiglia Martini acquisisce il titolo nobiliare, grazie a Francesco di Lorenzo, detto Ceccobue.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Agli inizi del'900 tramite una riconfigurazione urbanistica del lotto su cui insiste il palazzo, vengono edificati due corpi di fabbrica sulla parte retrostante, che permettono di chiudere il lotto lateralmente, chiudendo il cortile e collegando il palazzo ad un edificio retrostante che le fonti indicano comunque facente parte della stessa proprietà. Sempre nello stesso periodo si rinnovano le decorazioni degli interni al secondo piano e si amplia l'ingresso con un nuovo scalone. Interventi probbilmente dovuti alla proprietà dei Valaperti. Proprio questi cederanno l'immobile in affitto alla pretura dal 1936. Viene registrato il suo passaggio alla proprietà del Comune di Prato negli anni '60, mentre è dal 1988 che diviene la sede della prestigiosa scuola di musica Giuseppe Verdi, che accoglie al suo interno anche l'importante biblioteca musicale Luciano Bettarini.

BIBLIOGRAFIA:

1. C. Cerretelli, Prato e la sua Provincia, Giunti Editore, 2003.

2. C.N.Grandin, Palazzo Martini e la pittura murale dell'800, in Prato Storia e Arte, n.110, Fondazione CR Prato, 2003.

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SITOGRAFIA:

3. http://artbonus.gov.it/

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