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PALAZZO ROCCHI-CASOTTI

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Il palazzo Rocchi-Casotti in via Cesare Guasti, la sua costruzione si attribuisce intorno al 1500, con facciata di gusto ancora settecentesco, ma probabilmente del secolo successivo (ritenuto opera dei Valentini, è forse di Antonio Benini).

 

 

Le finestre dei tre piani superiori, organizzate in assi regolari su fasce marcapiano, hanno mostra a risalti angolari e sono separate da specchiature.

Il piano terreno, rimaneggiato, ha il portalino centinato entro una riquadratura a finto bugnato ed è fiancheggiato da una serliana ottocentesca, all’ingresso della farmacia[1].

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


In una parete è venuto fortuitamente alla luce un bassorilievo etrusco con palmetta, probabilmente la porzione basilare di una stele, usata in epoche successive come semplice materiale edile[2].

I Rocchi originari della villa di Galciana, si inurbarono nel corso del sec. XIV[3].

 

Un vecchio stemma gentilizio del palazzo Rocchi, sul largo Carducci all’altezza del secondo piano, in angolo tra via Guizzelmi e via San Michele è l’emblema dell’antica famiglia Rocchi.


In questo palazzo al primo piano possiamo trovare l’Associazione Industriale e Commerciale dell’Arte della Lana S.P.A che è proprietaria di due unità immobiliari di recente ristrutturazione[4].

note:

1. C. Cerretelli, Prato e la sua provincia, Agenzia per il turismo di Prato, 2003, p.154.

2. http://www.pratoartestoria.it/id123.htm (26/04/2016).

3. Enrico Fiumi, Demografia, movimento urbanistico e classi sociali in Prato dall'età comunale ai tempi moderni, Firenze, Leo S. Olschki editore, 1968, p.469.

4. http://www.artedellalana.it/Palazzo_Rocchi (26/04/2016).

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