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PALAZZO LORINI-PITTEI

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La storia di palazzo Lorini Pittei è riconducibile a Bonato di Baldanza e a Tancredi di Orlandino agli inizi del XIII secolo. Dei palazzi di queste due famiglie palazzo Lorini Pittei è il risultato dell'evoluzione storica; infatti inizialmente erano state edificate come due case torri separate.

La struttura più antica comprendeva due torri in alberese visibili ancora rispettivamente: in via dell'Opera e in corso Mazzoni: Entrambe hanno demarcazioni di epoca medievale facilmente riconoscibili come: finestre con forme medievali tamponate.

Fu durante il passaggio ai Vinaccesi nel 1200 che vennero uniti i due corpi di fabbrica per ottenere un palazzo vero e proprio degno del loro stato nobiliare.

Questa famiglia infatti agli inizi del '200 stava “dando la scalata” alla società nobiliare di Prato divenendo una famiglia estremamente facoltosa.

Già dal 1428 vi è testimonianza della presenza di botteghe al piano inferiore, o comunque di un uso commerciale del pian terreno: “Una chasa per loro abitazione con una chasa apicchata chon essa chon una parte di torracchi[1] insieme posta in porta S. Giovanni luogo detto Piazza [...]”[2].

L'interno risulta decorato quantomeno dal '300 e nel '700 subì lavori di ristrutturazione e resauro a fini conservativi.

La vecchia Prato/facebook

note:

[1] Possibile riferimento alla precedente struttura turrita dei palazzi preesistenti

[2] E.Fiumi, Demografia movimento urbanistico e classi sociali in Prato dall'età comunale ai tempi moderni, Leo S. Olschki editore, 1968. (p. 506)

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BIBLIOGRAFIA:

1. F.Braudel, Prato, Storia di una città, tutti i volumi, Le Monnier, Firenze, 1986-97

2. C.Cerretelli, Prato e la sua provincia, Edizioni Giunti, Agenzia per il turismo di Prato, 2003

3. E.Fiumi, Demografia movimento urbanistico e classi sociali in Prato dall'età comunale ai tempi moderni, Leo S. Olschki editore, 1968.

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Centauro, 2007

Centauro, 2007

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